Sanct'Arnold

Driiiiiiin Driiiiiiiin


"Ma non se ne parla nemmeno!"

"Ti prego, ti prego, ti prego!"


"No. Mi dispiace, non posso."

"Ma viene meglio, fidati!"

"No, lasciamo perdere dai, la prossima volta, promesso."

"Me l'avevi già promesso la volta prima."

"Allora facciamo doppia promessa per la prossima, ok?"

"No."

"Dai, su. Non ne faremo un questione personale, vero?"

"Cattivo."

"Dai, non fare così."

"Brutto cattivo."

"Ci saranno mille occasioni."

"Quando?"

"Beh... Più avanti."

"Avanti quanto?"

"Oddio, non lo so... Dopo questo periodo sarò libero."

"Mmm."

"Dai, basta lacrimucce."

"Mmm. Ok."

"Bravo!"

"Almeno posso venire a vedere?"

"..."

"Pronto?"

"Sì, sì pronto, stavo..."

"Allora posso?"

"...va be'. Vieni pure."

"Grazie! Mi siedo di fianco a te e starò buono!"

"Mi raccomando, però!"

"Certo, certo."

"Già l'ambiente è scomodo, non rendiamo tutto più difficile."

"No, no."

"E... Arnold?"

"Si?"

"Non venire in moto che rimbomba tutto!"




Nella foto, uno spin off del film Sanctum, ora nelle sale.
Un po' di mech design in più aggiunge pepe alla trama. Nella foto vediamo il prototipo del nuovo terminator proposto da Arnold, studiato appositamente per infiltrarsi nei centri della burocrazia. Davvero ben simulata la pancetta da commenda del robot.
Da notare James Cameron, in piedi sulla sedia del regista. Che volpone.


Vorrei, ma non posso (crederci)

Ok, cominciamo. E' proprio ora. Dopo questa scaramuccia da prima elementare tra il prete pederasta e Dana Scully, non mi tengo più e attacco a scrivere di sto film.

E' appena iniziato ma mi sa già di vaccata.
Peccato. Sto parlando di X - Files, Voglio crederci, il secondo filmazzo della serie.

Non essendo un patito di recensioni, non intendo spendere questo post per scriverne una. Il film non è mica finito, d'altronde. Diciamo, piuttosto, che si tratta di una telecronaca in differita.
Durante il film mi sono segnato le battute degne di nota (o degne del blog, dipende dal punto di vista.) e adesso le sistemo per bene, giusto per incasinare del tutto il lettore.

Allora vado, parto con la spoilerata.
Se volete davvero vederlo, passate pure a un altro post, anche se non sapete quello che vi perdete.

Dunque, come ho detto, è il secondo film di x-files, ma l'ufficetto interrato dei due scavezzacollo è chiuso da un pezzo. Mulder è addirittura accusato dall' FBI ("Sei un mangiapane a tradimento, Fox!!!") e Scully lavora in un ospedale di religiosi bacchettoni.

Il film detta troppo in fretta e non posso raccontarvelo per filo e per segno.
Vado per flash e scene meritevoli.



Storia di persone scomparse, tra cui un'agente dell'FBI, anche piuttosto carina.
Si aprono le danze con i ragazzoni dell'FBI che puntello un lago ghiacciato spalla a spalla, tutti dietro a un sensitivo pigliato molto male che li porta, non a classico ufo sprofondato lì da milioni di anni, bensì, a un miserrimo arto reciso, non si sa perché. Nel frattempo il montaggio ci regala il flashback del Primo Cattivone (bruttino, russo e una pessima fine prenotata) che si becca un'unghiata in faccia alla prima comparsa sullo schermo. Capita, la prossima volta vai a fare un musical.

A questo punto l'FBI proprio non se la sente a lasciare fuori Mulder da questa spammata di cazzate e lo fa chiamare da Scully per aiutarli a guidare il sensitivo verso l'agente scomparsa. Scully si fa carina, va a citofonargli nella sua casupola di campagna e lo trova che naviga nei ritagli di giornale con la barba lunga dell'uomo selvaggio.
Finalmente è cresciuto? E diventato grande? Può trombarsi la collega?
Ebbene no. La sua presunta maturità si sbriciola in nove secondi, il tempo di un dialogo del genere:

Scully: "Mulder, l'FBI ha bisogno di te!" (quei due si chiamerebbero per cognome anche in pieno coito. n.d.r.)
Mulder: "No, Scully. E' una trappola per farmi uscire allo scoperto."
Scully: "Ma quella ragazza sta morendo!"
Mulder: "Cazzevvero! Ok, faccio pipì e arrivo."

Partono le indagini, conoscono il sensitivo, che si scopre essere un prete pederasta in una comune di pederasti. Scully non approva e scuote la testa ogni volta che il sensitivo apre bocca. Male male.

Il film però non decolla.

Segnalo un dialogo degno di nota. Mulder e Scully a letto insieme vestitissimi.
Lei è sveglia, lui di più.

Mulder: "Fai rumore quando pensi..."
Scully: "Non riesco a dormire."
Mulder: "Se sei interessata, un piccolo rimedio ce l'avrei..."

Epic fail.

Segue una serie di scene degne di nota:

Scena del sensitivo pedofilo che piange lacrime di sangue. Mi credete ora, cazzo?!

Ancora, dubbiosi, i ragazzi dell'FBI portano il sensitivo davanti alla casa sbagliata, facendogli credere di essere nel posto in cui è avvenuto il primo rapimento, ma lui sgama lo scherzetto, anche perché, venti metri più in là, c'è la vera abitazione, blindata di tutto punto con i sigilli della polizia. Che pro, questo sensitivo.
"Mi dica cosa vede." Diventa, allora, la frase più quotata.

Si vede il Secondo Cattivone girare con un pick up spazzaneve-munito e tante luci che nemmeno i mods. Lui ha a che fare con il Primo Cattivone, ovviamente, ma ancora non si sa perché.

L'FBI non molla e il prete pederasta continua a portarli a spasso, come faceva Maradona con le difese, ma questi pare che ci prendano gusto.

ATTENZIONE - LICENZA POETICA: 
Il solito negretto che muore per primo e che in tutti i film deve assorbire i peggio danni dei cattivi, in questo film, ha una sorte ben peggiore. E' lo scettico di turno che viene smerdato ogni minuto dalla facciazza di chiulo di Mulder, tutte le volte che il sensitivo ne azzecca una.



Ecco una scena clou in cui si capisce che succede. Ai soli tre quarti di film.
Il Secondo Cattivone entra in sala operatoria e cerca di fregarsi un fegato umano. Viene pizzicato venti metri dopo, ma il poliziotto ciula gli chiede se è lui il cattivone in questione e quello, serafico, dice di no. Ok, bella lì, puoi andare, errore mio.
Poi è chiaro come, con questa concorrenza qua, Mulder possa diventare l'eroe.
Comunque sia, si tratta di traffico d'organi. Paranormale zero. Fuck!

Altra scena da riportare.
In quindici secondi si scopre che il Secondo Cattivone 2 è SPOSATO con il Primo Cattivone.
Ahi ahi ahi. Gli sceneggiatori si saranno menati nei bagni.

Va be', va be', va be'... Manca poco e di scene interessanti non ce ne sono più.

Carina la battuta del prete sensitivo quando Scully lo va a trovare in ospedale.
"Stavo pensando proprio a lei... Ho avuto una visione." Che simpatico.

Attenzione, però! Tana per il prete! Proprio in ospedale, gli chiedono così, en passant, se per caso sente ancora che la prima persona scomparsa è viva.
Lui dice di sì, convintissimo e sprezzante. Peccato che abbiano trovato la testa della tipa chiusa in un'invicta.

Andiamo all'epilogo va'...

Il film finisce a mostrilandia. Traffici di organi umani e russi che incollano pezzi di cadaveri.
Peggio di così non poteva andare. Ho spento prima che si chiudesse la vicenda, mancavano otto minuti ai titoli di coda. Chiedo scusa, ma mi ha fatto veramente schifo. Se volete finire questa pseudo recensione, commentate pure. Io la chiudo qui.

Decisamente da vedere dopo che la propria squadra del cuore perde il derby nove a zero.
Ci si convince in fretta che c'è di peggio.

Un Pinco, Pallino qualunque

Oggi mi faccio pagare. Cascasse il mondo, quelli cacciano il grano!


Un lavoro di tre mesi ancora insoluto e oltre alle coordinate bancarie non siamo mai andati.
Una volta il tizio delle buste paga ha pure cercato di fottermi una percentuale.
Non lo si pensa, vero? Ma, a volte, la vita del killer è davvero stressante.
Appendo la cornetta ancora più scettico del solito.
Mi dicono, passa da noi sta sera. Ti paghiamo e ti piazziamo un altro lavoro.
Va tutto benissimo, quindi. In teoria.
Mi sono fatto tre scalpi, l'ultimo anno. E me ne hanno pagato mezzo. Il primo è andato a vuoto perché il mio mandante ha sbagliato persona, e il secondo... Beh, il secondo non è tecnicamente morto per mano mia. E quindi metà prezzo.
L'ho mandato in rianimazione, e quelli me lo stavano salvando. Fortuna che un ragazzino neolaureato ha preso dentro il defibrillatore, tirandolo giù in terra. Così non hanno fatto in tempo e la mia consegna è schiattata in ospedale.
Tutte ottime scuse per non pagarmi, ovviamente.
I nuovi datori di lavoro sono dei vampiri. Ma quanti ne devo accoppare per arrivare a fine mese?
Comunque 'sta sera farò la voce grossa, e accetterò anche il nuovo lavoro, che fa sempre buona impressione.
Arrivo al locale del boss in perfetto orario.

"Capo."
"Pallino! Eccoti qui!"
Sarà questo soprannome a portarmi sfiga?
"Sono venuto qui, come mi è stato detto."
"Infatti, infatti... Tu e Ppinco siete bbravi ragazzi."
Pinco, già. Ma non è mio fratello.
E tra l'altro Pinco è peggio. E' morto.
"Grazio, capo. Grazie. Ha gradito il lavoro?"
"Ecco, è proprio di questo che vorrei discutere?"
"Certamente."
"Che hai combinato, Pallino?"
"Che?"
"Ma er cadavvere ner naviglio, Pallino! Ma che te sarta en testa?"
"Che mi salta addosso, vorrai dire. Quello mi ha reagito."
"Hoccapito che t'ha reaggito, ma sei annato a pijarlo al monumentale. L'hai 'nzeguito per tutta Milano?"
"Ehm, no. Lui ha inseguito me."
"Eh?"
"Massì, dai. Prima regola: se fallisci scappa."
"Ma che disci?"
"Certo. Pinco si è fottuto in questo modo."
"Si è fottuto?"
"Sì... E' morto perché è stato beccato."
"Aaaaaah. Certo... Pinco. Pace all'anima sua. Comunque..."
"Mi scusi se la interrompo boss, ma non è che si potrebbe saldare il conto."
"Ma er conto è apposto."
"Ehm, veramente mancherebbe l'ultimo lavoro, quello del banchiere."
"Aaaah, quante volte lo devo ripetere, Palli'? Non l'hai ucciso tu, ma l'ospedale!"
"Sì, ma ce l'ho mandato io!!"
"Capirai, è pieno de gente che ce va e ce viene fresca come 'na rosa."
"Perché non hanno incontrato me..."
"Vabbè, sta a senti'. Per i sordi, ce pensiamo. Adesso mi servi per una cosa più urgente."
"Eh... Vabbe... Checcè?"
"Passa sul retro. Il Guerscio te darà il dettagli."
"Così, adesso?"
"Adesso, adesso. Scatta."
"Vabbè, ma poi facciamo i conti, eh zio Nino? Non posso andare avanti così."
"Non parlami così, o mi diventi come qualunque altro!"
"..."

Zio Nino vede sparire Pallino nel retro e fa un gesto a un tizio.

Apro il magazzino ed entro. Il solito tanfo di chiuso, giusto perché gli affari vanno a gonfie vele.
Poi sento uno scatto.
Mi giro.
C'è Pinco.
Pinco?
"Pinco! Ma non eri morto?"
"No amico. Dei due, il qualunque sei tu."

BANG! BANG!

Arnold nel quotidiano

Per la serie "James & Arnold", ecco un altro post ruspante per il vostro venerdì.


Abbiamo recuperato qualche risorsa dall'archivio e pagato due tre paparazzi.
Et voilà: un breve ma intenso spaccato della vita di Arnold, con qualche curiosità sulle sue abitudini e qualche scorcio sulla sua giornata tipo.
Oggi niente cinema. Oggi vediamo l'uomo, oltre l'attore.
Alla domanda "cosa fai per rilassarti?", Arnold sfoggia un sorrisetto enigmatico.
Mi risponde che gli piace lo sport, andare in moto e la buona cucina. Ma, vi dirò, ho come l'impressione che non mi abbia detto tutto...

Blog:  "Gira voce che è un cuoco formidabile. E' vero?"

Arnold:  "Me la cavo... Ma mi piace molto di più andare a mangiare fuori. Cucina italiana, soprattutto.
La adoro. Anche se mi influenza molto la qualità del personale. Detesto le attese lunghe, è più forte di me."





Blog:  "Quando accennava allo sport, si riferiva ai classici americani? Football, baseball ecc..."

Arnold:  "Assolutamente no! Non dimentichiamoci che il mio sangue è europeo! Vado pazzo per il Lancio Del Pino, uno sport molto popolare dalle mie parti. Comunque, in generale, prediligo le attività all'aria aperta."



        Arnold Schwarzenegger, ritrova la concentrazione prima di un lancio. 


Blog:  "Sappiamo di questa nuova passione per i motori. Come è nato tutto?"

Arnold:  "Sul set di Terminator 2, senza alcun dubbio. Stavamo girando le scene in moto. Mi stavo divertendo così tanto che alla fine della ripresa non mi sono più fermato. Ho fatto un breve giro del quartiere, nulla di che. Adesso ci scherziamo su, ma ricordo che allora James si spaventò tanto da chiamare la polizia. Che sagoma, quel regista..."




Blog:  "Abbiamo recuperato una sua domanda, mai inoltrata, alla facoltà di medicina e chirurgia di Los Angeles. Una passione nascosta?"

Arnold:  "Oh mio Dio. E' vero. Ammetto che mi passò per la testa anche l'idea di diventare dottore.
Forse mi piaceva l'immagine del medico risolutore, non so... Il chirurgo tutto d'un pezzo, ecco. Forse un po' ingenuamente, mi offrivo spesso per medicare i piccoli infortuni sul set, anche con un discreto successo, devo dire. Una volta un cameraman non riusciva a lavorare dal mal di denti, e io l'ho...
...rimesso a nuovo."


My GUN will go on

Suona il telefono in casa Cameron.


"Papaaaaaaa! E' Arnold."

James Cameron mette il muto alla TV e si irrigidisce sul divano.

"Digli che non ci sono!"


"Mi dispiace signor Schwarzenegger, mio padre non c'è."

"..."

"Sì, un attimo che trovo da scrivere."

"..."

"A-ah..."

"..."

"Va bene."

"..."

"A-ah..."

"..."

"A-ah..."

"..."

"Sì."

"..."

"Sì, ho scritto tutto. Riferirò."

"..."

"Beh, ci proverò, signor Schwarzenegger."

"..."

"Le pare?"

"..."

"Anche a lei, buona giornata."

James trova il coraggio di alzarsi.

"Che voleva?"

"Me lo sono scritto qua, guarda. Una roba del tuo film. Ha voluto che scrivessi le stesse sue parole."

"Ma di che film parla?"

"Quello che stai facendo ora, no? Arnold non è con te?"

"Ehm, no."

"Ma come no? Mi ha appena detto del film."

"Ma no, no! Non lavora con me. Guai!"

"Senti pa', io sto uscendo, qua c'è il messaggio. Poi vedi tu."

"Va bene, piccola. Dammi qua. A 'sta sera."


A James, un suggerimento:
Ho sentito Leo e lui è d'accordo.
Lo porto a sparare con me un paio di giorni.
Vedrai che, con la pratica, diventerà perfettamente in grado di difendere il tuo Titanic.


Chiamami appena puoi,


Schwartzy


P.S.: Chi è questo Aisberg? Non dirmi che è tedesco, non lo sopporterei...

Nuomi in cuodice

Un piccolo vademecum da tenere presente per quando arriveranno le notizie dalla Grande Madre Russia.
Nomi in codice e che ghe be. Imparare a memoria e distruggere il messaggio!

Perestroijka = Versione bucolica del bowling, praticata molto in Ucraina.

Gulag = Contrazione delle parole gugol + lag. Frustrante ritardo del popolare motore di ricerca.

Matrioska = Famoso musical messo in scena dalle matrone di San Pietroburgo.

Vodka = Un temerario avventuriero che si girò tutta la Siberia con una Ford Ka. Fece ritorno con un terribile raffreddore. Da lì il nome.

Cremlino = Tessuto particolarmente dolce e delicato, riservato per le uniformi delle alte cariche di stato.

Rublo = Come il Duplo, avete presente? Mattoncini a petrolio per i bambini russi.

Stacanovista = Virus statunitense che impedisce la rimozione di Windows Vista dai pc delle spie russe.

Balalaika = Struggente ballata, scritta in onore della cagnetta lan(s)ciata nello spazio.

Tovaric = Esclamazione. Trad. Letterale: "Ma guarda un po'... Ci va sempre Riccardo!"

Niet = Complicato congegno da applicare al WC per rimuoverlo in fretta in caso di ristrutturazione.

Da = Molecola da legare al composto "inconsupertrafra" per la raffinazione del petrolio.



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James Cameron e la maledizione di Schwarzenator

Corre l'anno 1984.
Dopo alcune collaborazioni, tra alti e bassi, all'età di soli trent'anni, James Cameron raggiunge il successo realizzando un soggetto molto originale, scritto da lui: Terminator.


Il thriller cyberpunk ha fatto scuola, consacrando definitivamente Arnold Schwarzenegger al grande pubblico.
Fu durante quella produzione che iniziarono a manifestarsi i segnali inquietanti della maledizione che aveva colpito il povero James.
Sia ben chiaro, la maledizione in questione non riguardava (forse dovrei dire "non riguarda", poi vi spiego il perché...) tutta la produzione del film. Era un fatto privato di James. E, ancora più importante, non c'entra niente il paranormale. E' una questione molto molto umana.

Raccomandazione di Arnold


Squilla il telefono in casa Cameron.

"James Cameron. Chi parla?"
"Sono John. John Daly."
"Oh, come stai?"
"Molto bene. Ho trovato il cyborg!"
"Finalmente! Com'è?"
"Vedrai. Ti piacerà."
"Ma che tipo è?"
"Mah, un culturista. Austriaco. Ha una faccia sola, come hai chiesto tu."
"Ottimo. Oggi pomeriggio lo vediamo."

Quella, probabilmente, fu l'ultima volta che qualcuno si mise tra Arnold e James.

Sul set di Terminator


"Stoooooop! Arnold! Che c'è ora?"
"James..."
"Dimmi, dimmi tutto."
"James..."
Cameron prende sotto braccio l'attore e si fa da parte.
"C'è qualcosa che non va?"
"Nella scena, James..."
"Dimmi."
"Mi sento un po' nudo."
"Ehm... Sei nudo, infatti. E' proprio così."
"Ma mi avevi garantito che avrei sparato."
"Assolutamente! Sarà un devasto, credimi."
"Ma sono nudo."
"Certo..."
"Non potrei già partire con il mio fucilone?"
"No, te l'ho già spiegato. Fai il bravo, il personaggio si procurerà delle armi."
"Che ne sai?"
"Credimi, credimi..."


La passione latente in Arnold per le armi esplose dirompente proprio grazie a quel film.
Era diventato un voto, il suo. Tante cinepallottole, quante sono le stelle nel cielo.
Questa frase, pronunciata per caso, scherzando, da James, durante il colloquio del casting, fece commuovere Arnold fino alle lacrime.


Sempre sul set

"Vai, vai, vai! Non fermarti a ricaricare, finisci la scena."
"Ma non ho più pallottole! Che senso ha?"
"Ti stai curando l'occhio, Arnold. Adesso non ti servono."
"Tsk... L'occhio può aspettare!"


oppure,


"Cosa vuole?"
"Esatto capo."
"Non se ne parla!"
"Siamo con te, capo. Ma Arnold dice che non guiderà una moto senza lanciarazzi."


o, anche,


"James. Abbiamo una scena in più!"
"Come una scena in più?"
"Sì, nel comando di polizia arriva il terminator."
"Non l'avevo prevista."
"E' venuta una figata. Ha fatto tutto Arnold. Noi abbiamo solo acceso le telecamere."
"E come è stato possibile?"
"Credo sia stato merito del cast."
"Del cast?"
"Sì. I ragazzi che interpretano i poliziotti."
"I ragazzi?"
"Sì. Hanno nascosto il mitragliatore di Arnold nell'edificio e si sono fatti inseguire gridando fuochino fuochetto."